La Storia è una rincorsa di eventi, è un
susseguirsi di fatti che vanno l’uno dietro all’altro, di fretta, incalzando il
passo del precedente momento.
In elfico antico i
momenti sono detti Kalkatra, cioè ‘parte del tutto’.
Questi Kalkatra sono
di fatto manifestazioni della Signora, sono ciò che la rende reale, che la
rende vera!
Vero però è anche che
nel Silenzio di Storia, nella pausa del Canto della Signora, si perse qualcosa:
quando nacquero gli uomini una parte della Storia si incastonò nei cuori degli
uomini e fu questo straccetto della veste della Regina che diede la vita a
queste creature.
La Storia, tuttavia, è
una sequenza di fatti, un evolversi di Kalkatra che vengono in fila, uno dietro
l’altro, senza pause, senza interruzione; perciò la parte nascosta nel genere
umano, ‘l’evento’ celato nel cuore degli uomini non poteva che cercare di
congiungersi ai suoi simili, non può non tentare di riprendere contatto con i
suoi ‘simili’.
Quest’attrazione dei
Kalkatra, questa forza che li spinge a congiungersi nella successione del tempo
è, secondo l’antica leggenda, la causa dell’amore tra gli uomini, il motivo per
quell’istinto che caratterizza tutti noi per la compagnia di altri nostri pari.
Ma i Kalkatra in
realtà spiegano anche qualcos’altro: gli eventi si rincorrono secondo un
principio che noi, da fuori, abbiamo chiamato ‘causa ed effetto’, cioè ogni
momento ha prima di sé e in sé un altro momento, necessario e fondamentale al
proseguire del tempo.
Allora ecco che nel
cuore di un uomo è celato la causa dell’effetto che è celato nel cuore di una
donna; allora ecco che nel cuore di una donna è nascosto l’effetto alla causa
di un uomo, o viceversa. E questo noi lo chiamiamo amore: una persona è
necessaria all’altro, non perché utile in qualche modo, ma perché senza quella
non avrebbe ragione d’esistere, proprio come un effetto non può esistere senza
la sua causa.
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