martedì 20 gennaio 2015

LA LEGGENDA DEI KALKATRA

La  Storia è una rincorsa di eventi, è un susseguirsi di fatti che vanno l’uno dietro all’altro, di fretta, incalzando il passo del precedente momento.
In elfico antico i momenti sono detti Kalkatra, cioè ‘parte del tutto’.
Questi Kalkatra sono di fatto manifestazioni della Signora, sono ciò che la rende reale, che la rende vera!
Vero però è anche che nel Silenzio di Storia, nella pausa del Canto della Signora, si perse qualcosa: quando nacquero gli uomini una parte della Storia si incastonò nei cuori degli uomini e fu questo straccetto della veste della Regina che diede la vita a queste creature.
La Storia, tuttavia, è una sequenza di fatti, un evolversi di Kalkatra che vengono in fila, uno dietro l’altro, senza pause, senza interruzione; perciò la parte nascosta nel genere umano, ‘l’evento’ celato nel cuore degli uomini non poteva che cercare di congiungersi ai suoi simili, non può non tentare di riprendere contatto con i suoi ‘simili’.
Quest’attrazione dei Kalkatra, questa forza che li spinge a congiungersi nella successione del tempo è, secondo l’antica leggenda, la causa dell’amore tra gli uomini, il motivo per quell’istinto che caratterizza tutti noi per la compagnia di altri nostri pari.
Ma i Kalkatra in realtà spiegano anche qualcos’altro: gli eventi si rincorrono secondo un principio che noi, da fuori, abbiamo chiamato ‘causa ed effetto’, cioè ogni momento ha prima di sé e in sé un altro momento, necessario e fondamentale al proseguire del tempo.

Allora ecco che nel cuore di un uomo è celato la causa dell’effetto che è celato nel cuore di una donna; allora ecco che nel cuore di una donna è nascosto l’effetto alla causa di un uomo, o viceversa. E questo noi lo chiamiamo amore: una persona è necessaria all’altro, non perché utile in qualche modo, ma perché senza quella non avrebbe ragione d’esistere, proprio come un effetto non può esistere senza la sua causa.

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