a S.
"Se ora fugge, presto inseguirà
se non accetta doni, ne offrirà
se non ama, presto amerà
pur se non
vuole"
maggio 2015
Vedi, ho appena finito un racconto lungo, una
storia che non ha la presunzione di essere un romanzo e che ho avuto il piacere
di dedicare a te: questo racconto è nato d'estate, in una di quelle settimane
che ho passate in solitudine a lasciar correre i pensieri e a permettere a ciò
che avevo dentro di schiarirsi. Inizialmente l'avevo progettato in una maniera
diversa, ma poi, dopo un periodo in cui SKIN-TIGHT JEANS non è stato
minimamente parte dei miei pensieri, la storia si è plasmata da sé in un altro
modo, un modo che non avevo considerato e che mi ha fatto arrivare alla
fatidica parola di quattro lettere: fine.
Ma questa lettera non vuole essere l'esposizione di
come questo racconto è venuto alla luce, non m'interessa spiegarlo e non credo
ti possa interessare - e poi non ricordo quasi niente di tutto ciò - piuttosto
questa lettera vorrebbe darti alcuni consigli, oltre a quelli che ti ho già
dati, consigli e pensieri che ho sentito la necessità di legare a questa storia
semplicemente perché questa storia è un simbolo, il simbolo di quello che è
l'amore di quegli omosessuali che ancora hanno dei 'problemi' con la loro
sessualità perché non riescono a superare quel conflitto interiore che, sia
esso causato da un qualcosa di religioso (non m'interessa discutere s'esiste o
meno un'anima e se le religioni abbiano senso!) o da un impianto
socio-culturale, è una condizione miserevole, tra le peggiori di cui l'uomo possa
avere esperienza.
Ho iniziato questa storia con quattro versi di una
poetessa che in molti amano per la sua straordinaria capacità, per la sua
imperitura bellezza: Saffo. Credo tu sappia chi sia, anche solo per sentito
dire. Lei è famosa per aver descritto in poesia i 'sintomi dell'amore' che
ancora oggi gli scrittori e i registi ricordano quando creano una scena
d'innamoramento. Ma di Saffo i versi che più mi colpirono furono proprio
questi: c'è un che di profetico in queste parole che le rende immortali non
solo perché frutto di una poesia meravigliosa, ma perché sono la maledizione
incisa sul cuore di ciascuno di noi, dall'origine dei tempi fino alla fine dei
secoli.
Saffo comprende che l'amore è una forza, ancora
prima che tutti gli scienziati si disperassero a ricercare le forze nel mondo
fisico lei aveva scoperto l'unica forza in grado di sconfiggere ogni forza. Sì,
perché l'amore - e tu lo sai bene - è qualcosa di impossibile, qualcosa di
stranamente illimitato e immensamente potente, è quel qualcosa che potremmo
immaginare alla base dell'universo, e non perché sono cristiano e la penso così
per catechismo, ma perché davvero la mia mente trova solo nell'amore tutta
l'energia e il vigore per spiegare ciò che esiste.
Saffo sottolinea che l'amore 'colpisce' tutti, è
inevitabile, non c'è nessuno che ne sia immune, non c'è modo di tenere lontano
dalla propria esistenza tale esperienza.
Ma perché dico tutto questo?
Perché vorrei che tu trovassi anche in Saffo una
testimonianza, un sostegno, quando ti diranno che l'amore omosessuale non è
amore, che è solo amore carnale, che è solo piacere dei sensi, che sei malato,
che sei sbagliato: rispondi pure che non
è una scelta, l'amore, che tu non
scegli di essere omosessuale, rispondi che tu sei omosessuale, che se potessi sceglieresti volentieri di non
esserlo, se questo ti consentisse di vivere una condizione un po' meno
spiacevole di quella in cui sei costretto a vivere per colpa di tutti quelli
che ti stanno attorno e non hanno ancora capito nulla!
Rispondi così, te ne prego, sii pronto a non cedere
anche tu, perché so bene che dentro al tuo cuore - il tuo, perché sei una
persona che ha ancora quei famosi 'problemi' con la propria persona -
nasceranno ancora, forse sempre quei dubbi che ti conducono alla disperazione,
quelle perplessità che ti trascineranno in momenti di crisi profonda, in una
crisi odiosissima e dannatamente dolorosa! Ti prego, sii pronto a rispondere
sempre, e questi dubbi che ti sorgeranno nell'animo accoglili, affrontali e,
infine, sconfiggili: parla con qualcuno, confidati, trova una forza, anche uno
sfogo … apriti e abbatti questi dubbi, poiché se questi dubbi portano solo alla
disperazione, allora significa che sono dubbi un po' marci e non importa se sia
stato Dio a farli sorgere o una tua follia momentanea, importa solo che sono
dubbi bacati, malati, sbagliati; loro, non tu!
Abbiamo già parlato a lungo di cosa sia l'omofobia:
sicuramente non è una cosa piacevole per noi omosessuali, ma mi sono sempre
chiesto che cosa significasse essere omofobo.
Non ho trovato nessun omofobo in grado di spiegarmi
cosa ci fosse di male in me, semplicemente dicono che siamo sbagliati e amen.
Ma anche se non lo sanno dire, anche se dicono solo infamie, assurdità e
stupidaggini, tutto quello che dicono a me qualche volta penetra fino in fondo
nel cuore, mi ferisce come una frusta e così l'omofobo è in grado di farmi
pensare davvero di essere sbagliato, malato …
Non so davvero spiegare come, ma succede e mi sono
sempre convinto che un possibile modo per superare tutto ciò sia l'amore,
quell'amore di cui parla Saffo … ho sempre sognato che l'amore potesse davvero
essere la risposta, proprio perché pare così potente in tutto, in ogni
situazione. Ma davvero basta? Qualche volta mi ritrovo a non essere così
ottimista, talvolta non riesco proprio a vedere nell'amore un motivo
sufficiente per rimanere e continuare a combattere giorno dopo giorno. E allora
mi viene in mente quest'altra terribile domanda che non trova davvero nessuna
risposta: perché a volte l'amore non basta? perché a volte l'unica cosa che
sembra essere la più potente e forte di tutte cede anch'essa e ci ritroviamo
nuovamente persi, soli, abbandonati anche se qualcuno accanto ci sarebbe? Cosa
c'è, dunque, di più forte dell'amore?
Sono domande tremende, soprattutto l'ultima, ma
sono domande che a volte devo pormi, come se fossi necessitato a farlo. Sono
domande che rivelano un'anima indecisa e confusa, non perché volubile e
sfrenata, ma perché disperatamente smarrita, cui sono venute meno tutte le
sicurezze, anche quelle che giudicava inviolabili, incorruttibili, eterne.
Perché a volte l'amore non basta?
Io sono alla ricerca di questa risposta da tempo e
spero che qualcuno, un giorno, possa o smentirmi questa domanda o darmi una
risposta certa, che mi sazi la coscienza e chiarisca ogni mio dubbio.
Ma capita a
volte e giuro che pregherò - perché io in Dio voglio crederci - perché tu
possa essere tra tutte quelle persone per cui l'amore basta, quelle persone che
davvero sono salvate dall'amore, che davvero sono finalmente e totalmente
felici nell'amore. Ti auguro questo, ti auguro la più grande gioia che possa
capitare ad un uomo su questa Terra: trovare un amore che basti e che ti basti!
Questo è l'unico augurio che merita d'essere fatto,
a chiunque, non solo a te; perché sta nel non trovare un simile amore la più
grande maledizione che possa abbattersi su qualcuno.
Non mi dilungherò oltre: forse sono stato anche un
po' confuso; perdonami.
Ti rinnovo ancora una volta il mio augurio e
ricorda:
"… se non ama, presto amerà, pur non
volendo …"
Buon vivere a te e buona fortuna.
Con affetto sincero
James
P.S.
Prova a immaginare cosa sia successo ad Alberto: io
non so davvero cosa possa essergli accaduto, non vedo niente … se ti venisse in
mente qualcosa, dimmelo, per favore: mi dispiacerebbe saperlo infelice.