giovedì 18 agosto 2016

BRICIOLA SECONDA - DOPO CRACOVIA 2016

Dimentico, man mano che i giorni passano, che cosa mi ha scosso a Cracovia, quando scoppiavo in lacrime perché ce n'era bisogno e basta. Dimentico, ma solo perché non mi va di ricordare, questa è la verità: sotto sotto so per certo di poter tornare a quel sentimento doloroso, quel dilaniarsi che si strappava dentro di me, ma 'non ne h voglia'. Mi sto assuefacendo alla non-memoria, sto tralasciando tutto perché … non lo so. Non lo faccio nemmeno con coscienza. Avviene e basta, senza che qualcuno ci si debba impegnare.
Non c'è molto da dire, né da fare, né da sperare: tornerò alla solita vita di prima, con quei problemi che avevo prima, quasi che non sia mai esistita Cracovia, quasi che le parole che ho sentito laggiù sparissero adesso, come un niente, come un granello di polvere annegato in una bacinella d'acqua. Sparisce tutto. Non mi ci impegno nemmeno. Sta passando e non me ne accorgo. Sta correndo via e non serve più a nulla.
Ho versato quelle lacrime inutilmente. Inutilmente? Sì, alla fine davvero inutilmente.

Vorrei combattere e reagire. Ma non succede. Forse non lo voglio davvero: in fondo il mio solito disastro è il mio comfort, lo conosco, è mio. Che stupidaggine.

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