giovedì 24 dicembre 2015

LA GIOIA

LA GIOIA

La notte più breve dell'anno. Ecco cosa s'avvicina a noi, quest'oggi sarà breve l'indugio, per poche ore riusciremo a tenere chiusi gli occhi, perché poi sarà un nuovo giorno. Ebbene, tutte le mattine torna "un nuovo giorno", ma domani … domani ci sarà una novità nel mondo. Cosa c'è di più bello di una vita che nasce tra le braccia di una madre? è la luce più luminosa che si possa accendere su questa nostra Terra, quella che scaturisce dagli occhi sofferenti, eppure così felici, di una donna che, per la prima volta, scopre che tutto quel dolore è solo la bellezza che si palesa in un corpicino. E a ogni nascita si rinnova il mondo. Ogni parto è una stella che s'accende tra noi uomini. Ma c'è qualcosa di più, ci sarà qualcosa di diverso in questa nascita, perché quel bambino sarà ogni bambino, non il figlio di una donna, ma il figlio dell'intera umanità, e sarà tutti, tutti coloro che sono venuti e tutti coloro che verranno. Un bambino. Tutto il mondo. Ogni fragilità, ogni ingiustizia, ogni orrore della nostra umanità sarà sulle spalle di questo bambino.
L'importanza di una simile notte è straordinaria: la notte conosce un'alba prematura, un sole che sorge dinanzi nella notte più profonda. è nato. E domani mattina il giorno comprenderà che anche lui potrà vivere in un altro modo, grazie a quel bambino.

Gioiscano i cieli, esulti la Terra. Ecco. La gioia sia con tutti noi, con chi crede e con chi non crede, perché la gioia è un dono che non merita restrizioni. Gioite, e basta.

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