martedì 28 luglio 2015

CANTO ALLA LUNA PERCHE' NON C'E' NESSUNO

Ti amo! C'è qualcos'altro da dire? No. Ti amo! Mi importa qualcos'altro? No. Sei la prima persona che mi viene in mente appena sveglio, la persona che cerco a fianco a me quando i sorrisi m'abbandonano, quando ho bisogno di una carezza affettuosa, di un amico speciale. Ti amo! Sai quando ti si avvicina una persona e il tuo corpo freme tutto? Fai di tutto per nasconderlo e ti senti in un imbarazzo immenso. Tu sei quella persona per me. Eppure tu non lo sai, tu non sai proprio niente. Vivi nella tua beata ignoranza e non ti importa assolutamente nulla: vivi senza di me e vivi bene, sei felice, sereno, sorridi, ridi, vivi! Io vivo solo quando ti sono accanto, per quei pochi secondi in cui riesci a farmi dimenticare ogni differenza, quando riesci a fare sparire tutto il dolore per il fatto di dovermi nascondere.
Eppure queste mie parole non le sentirai, amore mio, non avrò il coraggio di dirtele, rimarranno nel silenzio della mia mente bacata e sporcheranno qualche foglio. Seppellirò ancora il mio per permettere che quello degli altri cresca, cosa? L'amore. Un sentimento che non esprimerò mai, che celerò sempre ...

Mi hanno detto che non devo aiutare gli altri se questo significa soffrire per loro, mi dicono che non posso prendermi il peso degli altri sulle spalle i 'problemi' degli altri, se comporta soffrire con loro; ma come faccio? Non so, ma la mia stronzaggine viene meno quando qualcuno mi parla, il mio cuore prende il sopravvento sulla corazza dura che ho costruito con il tempo e allora non conosco più la freddezza e la malizia, la cattiveria e la crudeltà: mi trasformo, sento che da dentro esce, come se uscisse dell'acqua da una bottiglia, qualcosa di bello e luminoso, che mi spinge ad ascoltare, che mi costringe a comprendere ... e le mie emozioni scompaiono, si annullano e si annullano le preoccupazioni, passano in secondo piano e mi perdo me stesso: divento quell'altro, quella persona che mi ha parlato, che mi ha chiesto una mano, che si è aperta con me. Perché?
Vorrei solo dimenticarmi degli altri ogni tanto, vorrei solo pensare che ti amo, che vorrei solo stringerti ... e invece quando qualcuno mi si apre io mi dimentico di tutto: quando ritornerò a pensare a te, quando solleverò i miei occhi su quello che provo io, ci sarai ancora? No. So che avrai trovato qualcun altro, so che i miei sogni, che già sapevo impossibili, irrealizzabili, saranno volati via per l'amore di qualcun altro.

Non ho nulla a questo mondo, ho solo tante cose prese a prestito, ho solo cose che non m'apparterranno mai. L'unica cosa che potrebbe 'appartenermi' sarebbe la persona che amo: sarebbe mia perché l'accoglierei tutta dentro di me, non permetterei che nulla di lei si perdesse nel vento, farei di tutto perché lei potesse avere tutto me!
E invece non mi 'appartiene' nessuno, non c'è nessuno ch'io possa chiamare 'mio', nessuno che il mio cuore riconosca come parte di sé e che abbia, a sua volta, un cuore che riconosca me come parte di sé.
Urlo parole vuote, nella mia mente silente: la mia bocca non si muove, la mia mente rinuncia a pensare, e intanto qualcosa grida. Ed è solo disperazione, un grido di dolore che attraversa tutte le mie membra, scuotendole, dilaniandole e stracciandole in brandelli di sofferenza. 
Canto la sera alla luna, immagino quelle distese di luce e oltre vedo il buio: là forse c'è qualcosa, qualcuno? Almeno là ... Canto alla luna perché lei forse m'ascolta, canto alla luna perché qui non c'è nessuno.

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