Ormai stava diventando davvero tardi e sarebbe stata un ottima idea uscire di là e raggiungere la metropolitana e da lì la Stazione Centrale. Uscita dal bar fu invasa dal freddo ma, decisa, s'incamminò verso la scalinata.
Un vicolo. Due uomini, alti e poderosi l'afferrano e la trascinano nel vicolo buio, casa di gatti randagi e scatoloni ammuffiti, uno di loro le tiene una mano sulla bocca, l'altro si sta slacciando la cerniera dei pantaloni. Quest'ultimo la afferra, mentre anche l'altro si slaccia i calzoni. Il primo la sbatte a terra su un mucchio di scatole vecchie e rotte. Marisa ha rinunciato a urlare, è muta, è assente. I suoi occhi lacrimano, continuano a uscire lacrime, continua a piangere. Lei non aveva conosciuto mai l'amore, non aveva mai avuto un rapporto, non aveva mai ... Lei non aveva amato. I libri che amava le avevano raccontato un amore etereo, soave, idillico, celestiale. Attraverso i libri aveva conosciuto le pene d'amore, ma anche le gioie. Aveva, poche volte, ma qualcuna, sognato quell'emozione.
Ora era là. Morta.
Le sue membra appartenevano a quei due uomini che continuavano a stuprarla, a godere, a insultarla, a eccitarsi, a picchiarla, a inorgoglirsi. Quei due maschi - non erano uomini - continuarono a lungo. Marisa stette ferma, immobile. Morta.
Finirono, un ultimo pugno, un'ultima violenza e poi scapparono. Ridendo.
La trovarono due signore anziane, per caso, la mattina dopo. Chiamarono i soccorsi e fu portata in ospedale. Venne curata nel corpo. Ma nessuno curò il suo spirito. Lei non conobbe mai l'amore. Se prima non provava interesse per quel sentimento conosciuto solo sui libri, ora lo credeva una chimera.
Marisa non amò mai.
Marisa scoprì presto che uno di quelle bestie non solo l'aveva violata, ma l'aveva distrutta: Marisa era incinta, ma non riuscì a tenere il bambino. Marisa uccise quel bambino che non avrebbe mai potuto chiamare 'figlio'. Marisa ora era là. Morta. Passò su questo mondo come ogni altra persona, ma nessuno si ricordò di lei. Marisa pianse quella creatura, ma mai si sentì di piangere per un 'figlio'. E oggi è ancora là. Morta.
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