domenica 4 ottobre 2015

EPIFANIA, rivelazione

1
Rincorsi una leggera farfalla bianca,
nei prati davanti a molta neve, là
dove serene scorrevano le estati.
Profumava l'erba e il vento
il vento scuoteva le fronde
- un rumore romantico.
Mi parlarono messaggeri dall'alto.
Ascoltate, umani compagni di vita,
ascoltate, creature come me basse,
inette sciocche creature, ascoltate:
parlarono quei messi dall'alto,
voce soave e celestiale, parlarono.
Antiche parole tornarono di nuovo,
silenti per secoli e secoli, come un sonno
- come un tuono si ruppero i cieli.
Dimenticai le montagne e i fiori
dove c'è la strada incontro al bosco,
tra ombra e luce dimenticai,
con una farfalla come meta dimenticai.
Ascolta, ascolta, ti prego ascolta,
di notte, di giorno,  all'alba, al tramonto,
ascolta, piccolo, grande, umile e superbo.
E udii un canto. I messaggeri dall'alto:
«Obbediamo, volontà Sua,
obbediamo, è bellezza soave.
Sei tu uno dei custodi cacciati,
figlio del peccato, figlio di Lui?»
Le labbra incollate. Perché?
«Sei tu, creatura superba e umile.
La fiamma della notte sulle umane genti
ha bisogno di fuoco, prima che cali
il tramonto - alla fine giungerà!
Sempre tendono gli uomini a una fine
non per volontà Sua, ma per loro capriccio:
la morte è una comoda certezza.
Piangi, figlio di uomo, se sulla morte costruisci
poiché scegliesti la peggiore,
fondamenta più fragile non è al mondo,
più che l'unica logica certezza.
Dovunque si muore, orrore e morte,
ecco di cosa da Adamo sappiamo:
è più facile credere nella morte.
La speranza è orrore»
Di nuovo la montagna, il bosco, la strada
rividi la vita tutta verso la fine,
tutto verso una morte.

2
Piangere, solo questo davanti alla verità,
cosa fa un figlio
se la madre muore?
Piangere, fu solo pianto.
La disperazione volava lontano,
dimentica di me in quel momento:
non disperato, quanto sconfitto.
Ascoltate, ascoltate vi dico,
perché è orribile vivere per morire,
illudendosi che sia la verità.
Ascoltate, ascolta ti dico,
perché è terribile morire senza vivere,
andando sempre verso una fine.
Fatti non fummo per vivere e morire,
ma per vivere e in eterno.

3
Tornava delicata, soffice e leggera,
la farfalla, bianca come la neve.
Non c'era più tempo, ora,
per rincorrere quella creatura,

solo per correre con la propria vita.

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