giovedì 18 febbraio 2016

TREDICI FEBBRAIO DUEMILASEDICI - sogno

Ho deciso di tornarmene a casa solo passata la mezzanotte. Quando mi sono messo nel letto ero soddisfatto della serata: era andato tutto bene, avevo sorriso e m'ero divertito. Sì, insomma, bei momenti, felici. La nottata, poi, è stata riposante, non posso negarlo: mi sono svegliato senza voler rimanere ancora nel letto, forse con il profumo di poche ore prima nel naso.
Ma la notte non è stata leggera, perché stanotte ho avuto delle visite che non mi hanno fatto troppo piacere. è come se stanotte io abbia affrontato una di quelle esperienze che, di solito, durante il giorno evito come la pesta bubbonica. Non importa troppo, però, perché in fondo è stato solo un sogno, soltanto un insieme di immagini che la mia mente ha creato. Ma no. Non è vero neanche questo, in effetti: i sogni non sono solo farneticazioni di un cervello stanco dopo un'intera giornata di luce e colori; i sogni sono la più intima parte dell'animo umano e sono, penso io a volte, pezzettini di anima sparsi come polvere profumata sulle palpebre chiuse dalla notte. Sì, i sogni sono quella parte preziosa, quelle gemme rare che scintillano quando meno te lo aspetti: dicono quello che le parole non possono, esprimono quello che, nascosto nelle profondità più recondite, nemmeno i poeti sono mai riusciti a esprimere.
Comunque, la notte è stata particolare, perché questo sogno non è stato piacevole, anzi, direi piuttosto che è stato alquanto faticoso. Ma ho forse esagerato ancora una volta con tutte queste parole.

Non so quando, ma ricordo dove: il luogo che mi ha visto crescere. è proprio quella chiesa in cui sono stato battezzato, in cui ho ricevuto la mia prima comunione, solo dopo essermi riconciliato. La cresima, anche la cresima ho ricevuto in quella chiesa. E quella famiglia che ho davanti? Io con i loro figli, più piccoli di me, ho giocato spesso, prendendomi, da bravo giovanotto, qualche responsabilità. Niente di serio, ma mi impegnavo. Quella famiglia … mi dicono che hanno ragione loro, ovviamente.
Ma perché non vogliono che due persone che si amano possano stare assieme? Loro si amano, e stanno assieme, ebbene … cos'hanno loro, che noialtri non abbiamo? Non possiamo avere figli dopo una notte di amore? è vero … e ciò è doloroso, perché in fondo sentiamo tutti noi di non essere completamente come voialtri, però … però anche noi ci amiamo.
Lasciateci la possibilità di amarci e basta, voi amerete sempre e comunque, noi ameremo sempre e comunque! I figli cresceranno male senza un padre e una madre ... oh, sì ... è vero: i figli di divorziati infatti sono tutti criminali, depressi, morti suicidi. Ma che assurdità, insistere a ripetervi queste cose, perché voialtri dite che non è uguale. Ebbene, non insisterò affatto.
Noi ameremo e forse un giorno capirete ciò che predicate ma non comprendete. L'amore è l'amore: la famiglia tradizionale non è mai esistita. Non confondiamo il matrimonio cattolico, quello religioso, con 'la famiglia'. La famiglia non è mai esistita come volete voialtri che sia oggi. La famiglia non è mai stata padre e madre e figli, e basta; perché volete far credere ai vostri figli che sia sempre stato così? Noi, proprio noi Cristiani, Testimoni in Cristo, Membra, come dice Paolo, di un Corpo Vivo, sappiamo che la famiglia è altro …: la famiglia è amore.


Non è stato un sogno comune: mentre sognavo piangevo, nel sogno piangevo e soffrivo. Vivrò ogni giorno nell'amore.

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