giovedì 31 marzo 2016

SKIN-TIGHT JEANS - lettera a S.

a S.
"Se ora fugge, presto inseguirà
se non accetta doni, ne offrirà
se non ama, presto amerà

pur se non vuole"

maggio 2015
Vedi, ho appena finito un racconto lungo, una storia che non ha la presunzione di essere un romanzo e che ho avuto il piacere di dedicare a te: questo racconto è nato d'estate, in una di quelle settimane che ho passate in solitudine a lasciar correre i pensieri e a permettere a ciò che avevo dentro di schiarirsi. Inizialmente l'avevo progettato in una maniera diversa, ma poi, dopo un periodo in cui SKIN-TIGHT JEANS non è stato minimamente parte dei miei pensieri, la storia si è plasmata da sé in un altro modo, un modo che non avevo considerato e che mi ha fatto arrivare alla fatidica parola di quattro lettere: fine.
Ma questa lettera non vuole essere l'esposizione di come questo racconto è venuto alla luce, non m'interessa spiegarlo e non credo ti possa interessare - e poi non ricordo quasi niente di tutto ciò - piuttosto questa lettera vorrebbe darti alcuni consigli, oltre a quelli che ti ho già dati, consigli e pensieri che ho sentito la necessità di legare a questa storia semplicemente perché questa storia è un simbolo, il simbolo di quello che è l'amore di quegli omosessuali che ancora hanno dei 'problemi' con la loro sessualità perché non riescono a superare quel conflitto interiore che, sia esso causato da un qualcosa di religioso (non m'interessa discutere s'esiste o meno un'anima e se le religioni abbiano senso!) o da un impianto socio-culturale, è una condizione miserevole, tra le peggiori di cui l'uomo possa avere esperienza.
Ho iniziato questa storia con quattro versi di una poetessa che in molti amano per la sua straordinaria capacità, per la sua imperitura bellezza: Saffo. Credo tu sappia chi sia, anche solo per sentito dire. Lei è famosa per aver descritto in poesia i 'sintomi dell'amore' che ancora oggi gli scrittori e i registi ricordano quando creano una scena d'innamoramento. Ma di Saffo i versi che più mi colpirono furono proprio questi: c'è un che di profetico in queste parole che le rende immortali non solo perché frutto di una poesia meravigliosa, ma perché sono la maledizione incisa sul cuore di ciascuno di noi, dall'origine dei tempi fino alla fine dei secoli.
Saffo comprende che l'amore è una forza, ancora prima che tutti gli scienziati si disperassero a ricercare le forze nel mondo fisico lei aveva scoperto l'unica forza in grado di sconfiggere ogni forza. Sì, perché l'amore - e tu lo sai bene - è qualcosa di impossibile, qualcosa di stranamente illimitato e immensamente potente, è quel qualcosa che potremmo immaginare alla base dell'universo, e non perché sono cristiano e la penso così per catechismo, ma perché davvero la mia mente trova solo nell'amore tutta l'energia e il vigore per spiegare ciò che esiste.
Saffo sottolinea che l'amore 'colpisce' tutti, è inevitabile, non c'è nessuno che ne sia immune, non c'è modo di tenere lontano dalla propria esistenza tale esperienza.
Ma perché dico tutto questo?
Perché vorrei che tu trovassi anche in Saffo una testimonianza, un sostegno, quando ti diranno che l'amore omosessuale non è amore, che è solo amore carnale, che è solo piacere dei sensi, che sei malato, che sei sbagliato: rispondi pure che non è una scelta, l'amore, che tu non scegli di essere omosessuale, rispondi che tu sei omosessuale, che se potessi sceglieresti volentieri di non esserlo, se questo ti consentisse di vivere una condizione un po' meno spiacevole di quella in cui sei costretto a vivere per colpa di tutti quelli che ti stanno attorno e non hanno ancora capito nulla!
Rispondi così, te ne prego, sii pronto a non cedere anche tu, perché so bene che dentro al tuo cuore - il tuo, perché sei una persona che ha ancora quei famosi 'problemi' con la propria persona - nasceranno ancora, forse sempre quei dubbi che ti conducono alla disperazione, quelle perplessità che ti trascineranno in momenti di crisi profonda, in una crisi odiosissima e dannatamente dolorosa! Ti prego, sii pronto a rispondere sempre, e questi dubbi che ti sorgeranno nell'animo accoglili, affrontali e, infine, sconfiggili: parla con qualcuno, confidati, trova una forza, anche uno sfogo … apriti e abbatti questi dubbi, poiché se questi dubbi portano solo alla disperazione, allora significa che sono dubbi un po' marci e non importa se sia stato Dio a farli sorgere o una tua follia momentanea, importa solo che sono dubbi bacati, malati, sbagliati; loro, non tu!
Abbiamo già parlato a lungo di cosa sia l'omofobia: sicuramente non è una cosa piacevole per noi omosessuali, ma mi sono sempre chiesto che cosa significasse essere omofobo.
Non ho trovato nessun omofobo in grado di spiegarmi cosa ci fosse di male in me, semplicemente dicono che siamo sbagliati e amen. Ma anche se non lo sanno dire, anche se dicono solo infamie, assurdità e stupidaggini, tutto quello che dicono a me qualche volta penetra fino in fondo nel cuore, mi ferisce come una frusta e così l'omofobo è in grado di farmi pensare davvero di essere sbagliato, malato …
Non so davvero spiegare come, ma succede e mi sono sempre convinto che un possibile modo per superare tutto ciò sia l'amore, quell'amore di cui parla Saffo … ho sempre sognato che l'amore potesse davvero essere la risposta, proprio perché pare così potente in tutto, in ogni situazione. Ma davvero basta? Qualche volta mi ritrovo a non essere così ottimista, talvolta non riesco proprio a vedere nell'amore un motivo sufficiente per rimanere e continuare a combattere giorno dopo giorno. E allora mi viene in mente quest'altra terribile domanda che non trova davvero nessuna risposta: perché a volte l'amore non basta? perché a volte l'unica cosa che sembra essere la più potente e forte di tutte cede anch'essa e ci ritroviamo nuovamente persi, soli, abbandonati anche se qualcuno accanto ci sarebbe? Cosa c'è, dunque, di più forte dell'amore?
Sono domande tremende, soprattutto l'ultima, ma sono domande che a volte devo pormi, come se fossi necessitato a farlo. Sono domande che rivelano un'anima indecisa e confusa, non perché volubile e sfrenata, ma perché disperatamente smarrita, cui sono venute meno tutte le sicurezze, anche quelle che giudicava inviolabili, incorruttibili, eterne.
Perché a volte l'amore non basta?
Io sono alla ricerca di questa risposta da tempo e spero che qualcuno, un giorno, possa o smentirmi questa domanda o darmi una risposta certa, che mi sazi la coscienza e chiarisca ogni mio dubbio.
Ma capita a volte e giuro che pregherò - perché io in Dio voglio crederci - perché tu possa essere tra tutte quelle persone per cui l'amore basta, quelle persone che davvero sono salvate dall'amore, che davvero sono finalmente e totalmente felici nell'amore. Ti auguro questo, ti auguro la più grande gioia che possa capitare ad un uomo su questa Terra: trovare un amore che basti e che ti basti!
Questo è l'unico augurio che merita d'essere fatto, a chiunque, non solo a te; perché sta nel non trovare un simile amore la più grande maledizione che possa abbattersi su qualcuno.
Non mi dilungherò oltre: forse sono stato anche un po' confuso; perdonami.
Ti rinnovo ancora una volta il mio augurio e ricorda:
"… se non ama, presto amerà, pur non volendo …"
Buon vivere a te e buona fortuna.
Con affetto sincero
James
P.S.
Prova a immaginare cosa sia successo ad Alberto: io non so davvero cosa possa essergli accaduto, non vedo niente … se ti venisse in mente qualcosa, dimmelo, per favore: mi dispiacerebbe saperlo infelice.

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