giovedì 12 giugno 2014

IO E I TANTI ME

'Io sono una persona strana.
Io scrivo di ciò che conosco e qualcuno dice che lo faccio perché son giovane, ma credo che scrivo di ciò che conosco solo perché di fatto si scrive di questo, l'unico vantaggio di essere cresciuti non è di riuscire a scrivere di altro per maggiori capacità, ma di riuscire a scrivere di altro per la maggiore esperienza. 
Io non so scrivere di amore eterosessuale, io so solo cosa ho vissuto, cosa ho scoperto nella mia vita che, seppur breve, mi ha fatto conoscere qualcosa della natura umana.
Io non so scrivere di un amore che non sia quello che ho provato. 
Io scrivo di ciò che sento, scrivo ciò che mi ispira e ciò che mi raggiunge, ciò che, mi pare per caso, emerge nelle tenebre della mia mente confusa. 
Io non so scrivere di tutto.
Io scrivo di ciò che voglio.
Io sono un giovane che ama da sempre l'arte, ha voluto conoscere il più possibile, ha tentato di assaporare più informazioni possibili, ha ricercato le curiosità che si nascondono anche dietro la più ovvia ovvietà. 
Io mi faccio numerosi, lunghissimi, erti, disorganizzati e disordinati viaggi mentali, poi arrivo alle mie conclusioni e allora ricostruisco il ragionamento, mi scopro contento di ciò che ho trovato e il ragionamento segue una logica che a tanti pare illogica, ma che quasi mai si basa su capricci. 
Io mi immergo in mondi strani e lontani, amo circondarmi di personaggi assurdi e inventati, amo parlarci, amo comprenderli, amo interrogarli, amo condividere con loro le loro, ma soprattutto le mie emozioni!
Io sono una persona strana. Questo è indubbio. Anche ora, sto facendo un mero elenco di caratteristiche perché sono di fatto un egocentrico, un megalomane, voglio lodarmi e voglio giustificarmi, ma si può non compatire un giovane che siede solo in una stanza e sogna la gloria e il trionfo? 
Io sogno di essere famoso, sono un inetto che come aspirazione più alta ha quella di vedere il suo nome sopra una parete, illuminata da decine e decine di lucine abbaglianti; io sogno la fama, la gloria; la mia parola preferita è TRIONFO, il mio trionfo. 
Io sono una persona che invidia ogni successo altrui, sono un meschino.
Io voglio essere ricordato e mentre sono qui che scrivo mi accorgo che sono un miserabile, sono un ridicolo scemo che si sopravvaluta e si sovrastima. 
Io sono una persona strana. Io ho questo desiderio di gloria, ma proprio ora, proprio mentre bramo la fama, mi sento comunque uno schifo.
Io sono una persona strana. Io sono uno schifo. Ma sogno la gloria: qualcuno un domani mi dovrà ricordare, a questo punto non mi importa se mi ricorderà con disprezzo o con ammirazione.
Mi ricorderà!'

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