giovedì 16 ottobre 2014

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Oggi ringrazio, null’altro. Oggi ringrazio un’amica straordinaria, con una capacità meravigliosa di emozionare.
Non posso dir altro che grazie.
Credo che ognuno di noi conosca almeno una di queste persone, credo che ognuno di noi abbia avuto la fortuna – enorme fortuna – di incontrare nella sua vita, in questa terra un po’ triste  e crudele, un’anima gentile, che, non si sa bene perché, riesce a scuotere qualcosa dentro, riesce a far vibrare una corda particolare, celata nel cuore, nascosta tra i muscoli in perenne contrazione, che ogni tanto, solo se sfiorata da una di queste persone, si anima e diviene fonte di qualcosa di ineffabile.
Non posso dir altro che grazie.
Non posso dir altro che grazie.
Quando parlava le sue parole non dovevano attraversare l’aria e stuzzicare il mio orecchio interno, quando parlava la sua voce era già, in un qualche modo, dentro di me, era già parte di me!
Non capisco davvero come sia possibile l’esistenza di talune persone, ma ringrazio anche il Divino perché ci ha donato quest’esperienza straordinaria, che ci ha concesso questa vera e propria grazie!
Non posso dir altro che grazie.
E mi rivolgo, ora, a te, **, perché davvero tu sei straordinaria creatura, davvero sei gioiello del creato, davvero sei principessa del genere umano!
La tua arte mi è dolce, mi è cara.
Com’è possibile che tu talvolta non te ne renda conto? Come riesci, a volta, a cadere, a piegarti?
Tu, cara amica, hai superato prove che nessuno ha superato tra noi, hai conosciuto sofferenze che davvero meritano tale nome, tu hai saputo combattere, hai saputo prendere tutto e farne tesoro vero.
La tua innocenza talvolta mi è quasi irritante, parli con un’ingenuità quasi infantile dei più grandi problemi, eppure poi le tue parole ritornano nei miei pensieri, nelle mie riflessioni e ringrazio te per averle fatte.

Ti ringrazio in segreto, perché mi vergongo, perché non posso venire da te un giorno e dirti: ti ricordi tre anni fa che dicesti ‘..’: sembrerei pazzo! Eppure molte delle tue parole mi sono care – come cara mi è la tua arte.

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