martedì 23 dicembre 2014

5^ LETTERA A G.

23 dicembre ----

Ho bisogno di sfogarmi, di scriverti queste parole come fossero quasi vomitate! Non potresti nemmeno immaginare la furia e la foga con cui le mie dita si muovono veloci, ansiose di riuscire a sistemare a parole tutto quello che mi si scuote dentro, tutto ciò che si torce come se il mio stomaco venisse stritolato nel morso di un animale feroce in una fredda notte d'inverno, nelle foreste del nord Europa.
Ho bisogno di parlarti, di tentare di immaginarmi la tua voce e quel tuo sorriso affettuoso ...
Sono triste, sono abbattuto, mi sento sconfitto.
Ho nel cuore la sofferenza che spesso precede le grandi giornate di festa, ma stavolta mi pare un po' diverso, perché il dolore interiore si manifesta in scontrosità e arroganza, in crudeltà e antipatia ... mi sento un misantropo, e davvero rifuggo tutto e tutti: chiudo la porta, chiudendo, dietro quella porta, tutte le voci e i pensieri, nascondendo, ai miei occhi, tutto quel colore, quella vita, quell'allegria. Mi rifugio da solo, tuttavia sperando in qualcosa, sperando sempre che qualcuno - il qualcuno giusto! - mi venga in soccorso, mi prenda per mano e mi tiri su da terra, mi abbracci e infine mi porti fuori, all'aria aperta!
Non so che sensazione è, ma è diversa dal solito: sono stanco, stanco di perdermi in parole e di fingere in continuazione, stanco di scendere ogni giorno le scale e prepararmi ad una recita quotidiana che ormai mi ha stufato completamente!
Sai di cosa sono stanco? Sono anche stanco di tutte quelle volte che mi innamoro, o almeno penso di esserlo ... tutte quelle volte che guardo un ragazzo e tra di noi nasce dell'affetto, ma di quelli particolari ... è successo ancora, come con **, ma stavolta è ancora diverso ... perché invece che con lui ho legato con il suo migliore amico, e così mi ritrovo a scrivere, ogni tanto, per cercare un po' di consolazione, con questo suo amico, mentre a lui mai oso rivolgermi! Che poi non so nemmeno se davvero mi sono 'innamorato' ... forse sono solo uno sciocco pure io, forse sono solamente un cretino che non capisce ancora, perché ignorante, cosa sia l'amore, il sentimento, l'emozione! Forse semplicemente mi illudo che questa sensazione, che altro non è - forse - se non simpatia, sia altro perché è di altro che ho bisogno.
E allora mando davvero tutto al diavolo! Io voglio vivere! 
Ho più volte ripensato al suicidio solo perché il mio più grande desiderio, cioè vivere, spesso mi sembra un'aspirazione troppo grande per le mie miserrime forze!
Io cerco quello che sogno, cerco una persona che mi ami come si amano i ragazzi, con quelle carinerie a volte smielate e forse troppo sdolcinate, con quelle attenzioni minime e quasi maniacali, con quei gesti delicati eppure così travolgenti!
E invece ormai non avrò mai questo: sono cresciuto, il tempo delle carinerie e di queste mie immaginazioni è finito, ora, se mai conoscerò l'amore, potrò conoscere solo l'amore degli adulti, quell'amore fatto di consapevolezze e non di tentativi, quell'amore fatto di responsabilità e non di sguardi da ragazzini!
Che sciocco che sono, vero?
Eppure io non desideravo che questo! Provare tutto ciò che provarono quasi tutti, vivere tutto ciò che vissero quasi tutti: non voglio vivere la vita per quello che è, ma - perdonami - avrei voluto viverla come me l'ero sognata! Chiedo la luna? Sì, ecco voglio anche la luna! Voglio un amore da sogno ...
E sono uno sciocco! Hai ragione, ma che cosa ci posso fare? Davvero io non so cosa potrei fare! Io sono questo, sogno l'amore, sogno l'innamoramento e la passione, te lo ripeto, quei sorrisi e quegli sguardi così timidi e che, in qualche modo, possono essere descritti come fossero dei sussurri!
Voglio una mano delicata che mi carezzi il polso, una chioma di capelli sottili da sconquassare con le mie dita, un braccio amorevole pronto ad avvolgermi la schiena, stringermi con tenerezza e semplicità!
Sono un Peter Pan, ma non m'importa! Non ho mai avuto nulla di tutto ciò: ho avuto tante e tante cose, fatto tante e tante esperienze, ma mai, MAI, ho avuto l'unica cosa che da anni e anni bramo ardentemente, sogno disperatamente, l'unica cosa cui anelo eternamente!

Che tristezza: mancano ventiquattro ore o poco più al Natale e io non riesco a essere felice, riesco solo a ripensare a tutto e dispiacermi di tutto, perché a questo tutto è mancata l'unica cosa davvero importante ...

Buon Natale, carissimo G.
So di non averti dato motivi di gioia con queste mie parole addolorate e forse anche arrabbiate, ma, se davvero devo apparire felice in questi giorni così particolari di festa, a qualcuno dovevo pur dire tutto questo ...
Buon Natale, carissimo G.
Ti auguro - poiché non so quando ti riscriverò - un felice anno nuovo, ché ti porti tutto il bene possibile.
Auguri.
Un bacio
Un abbraccio

J.D.

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