Cosa videro i tuoi
occhi, donna?
Camminavi lungo la via
quel giorno, serena nelle tue vesti leggere di mezza estate: cosa portavi in
mano quel dì, sotto il sole del pomeriggio? Avevi in mano un cesto di erbe da
cucinare per il sabato? Oppure tenevi in mano la tua gerla piena di acqua
fresca?
Il sole era caldo e i
raggi luminosi si insinuavano attraverso le foglie dei sicomori e dei fichi, ti
dava fastidio quella luce negli occhi? Ti feriva lo sguardo e ti coprivi con il
tuo velo? Ma ti piaceva quel caldo bacio celeste?
Camminavi lungo la via
quel giorno, ma a cosa pensavi? Non pensavi a nulla forse … però come può una
fanciulla non avere nulla per la mente in un giorno sereno e luminoso di
un’estate calda e piacevole? Forse pensavi al domani imminente, alla festa che
presto sarebbe arrivata, alla pace e al riposo … magari pensavi al tuo futuro,
riflettevi sul tuo matrimonio, che il tuo cuore giovanetto desiderava così
tanto, ti perdevi a immaginare la tua casa, a sognare i figli che avresti dato
al tuo sposo, ai fiori che avresti colto per imbellire l’uscio, alle vesti che
con cura avresti cucito alla tua famiglia; pensavi a tutto questo?
Camminavi lungo la via
quel giorno e nessuno saprebbe davvero dire a cosa pensavi: nessuno può,
purtroppo, ma davvero avrei voluto sapere cosa stessi pensando prima.
Cosa videro i tuoi
occhi allora?
Si spostavano vispi e
allegri dalla corteccia alle pietre, dall’erba alle foglie, e gioivi dei fiori
e dei profumi, della luce e del creato.
Quali uccelli udivi
cantare?
Quanto avrei voluto
accompagnarti in quel lungo cammino, quanto avrei voluto assisterti in quella
passeggiata! Ma non fui io, non toccò a me, purtroppo: fosti tu, toccò a te, e
a te sola, solo e soltanto te!
Cosa videro i tuoi
occhi, donna?
Camminavi e nient’altro,
forse davvero non pensavi a nulla. Ma dopo
a cosa pensasti?
Mentre camminavi forse
ti cadde ciò che tenevi in mano, le tue gambe si irrigidirono, forse, e il tuo
viso fu forse spavento: cosa provasti, donna?
Il sole secondo me si
fece immobile, smise di scintillare; gli uccelli si fecero muti, fermi tra le
fronde non più mosse dal vento; sì perché anche il vento abbandonò la sua
fatica e lasciò le foglie degli alberi. Tutto ristette e si fece silente.
Qualcosa accadde
davvero. Per te il mondo svanì in quel momento, si annullò la realtà.
Cosa provasti, donna?
E quando udisti quelle
parole, quando comprendesti quel saluto, quando fosti pronta a rispondere, cosa
provasti, donna?
Qualcosa era cambiato
davvero in quel momento e i tuoi occhi scoprirono qualcosa di nuovo, videro
qualcosa di stupefacente, sorprendente, qualcosa di … di sovrumano, di …
divino! In te era cambiato qualcosa, in te era successo qualcosa …
Cosa videro i tuoi
occhi, madre?
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