giovedì 29 maggio 2014

CONGEDO DA UN AMICO

14 marzo ----
Al mio amico *****,
credo sia arrivato il momento di essere sincero, di aprirsi completamente e di non trattenere più nulla, di liberarsi di ciò che ha oppresso. Sì, credo sia necessario, assolutamente necessario, indispensabile. 
Quello che sto per fare è un cambiamento, una decisione importante e forse potresti dire che non è giusto, che non ha senso, ma, ti prego, non pensare a questo, ormai ho deciso così ...
Ma prima di tutto, prima che tutto cambi, ti voglio dire poche cose, poche cose che posso riassumere in ancor meno parole: ciao, grazie, scusa. 

Ciao. Ciao perché questo è un saluto affettuoso, come sempre, come quando ti saluto fuori da scuola, quando ci incontriamo la mattina, quando ci si incrocia in centro. Un saluto caloroso, un addio fraterno, un arrivederci devoto. Ciao, però, è anche un augurio, un augurio per una vita migliore, per una vita che ti dia tutto quello che hai sempre voluto. 
Ciao, ciao a te che mi eri sempre vicino, a te che hai ascoltato, che mi hai parlato, a te che sei te e nessun altro!

Grazie. Grazie di tutto, grazie di ogni attimo, di ogni istante; grazie per te, perché ... perché nulla, solo Grazie! Come te non c'è nessuno, non esiste nessuno che sia anche lontanamente paragonabile a te. Tu, giorno dopo giorno, mi hai reso migliore, mi hai aperto una nuova visione del mondo, le parole che ci siamo scambiate sono state per me un confronto costruttivo. Sei stato importante, fondamentale! Grazie per avermi parlato dei tuoi amori, per avermi chiesto consigli, per esserti confidato, per aver discusso con me, per avermi permesso di conoscerti.
Scesa. Forse è la parola che dovrò spiegarti più attentamente. Scusa per questo e per il resto, per quello che sto facendo e che sto per fare, scusa per quello che ho fatto, per i tagli, per questa stramba idea, perché mi sono innamorato di te, perché ho imparato e mi sono educato a vederti solo come un amico, perché poi ti ho fatto sentire in colpa, come se effettivamente fosse colpa tua (me lo ha detto Sara:quando ci siamo sentiti io e lei mi ha raccontato tutto quello che le hai detto). Scusa per tutto. Ora vorrei solo poterti stringere la mano, come due persone che, dopo un incontro - e il nostro è stato davvero un lungo, intensissimo incontro, si congedano, l'uno dall'altro con una salda stretta di mano. Scusa. Ti ho voluto bene, davvero molto bene, ti ho amato in realtà, ma ora ti saluto come un amico, come un amico con cui hai condiviso pomeriggi all'allenamento, mattinate a scuola, domeniche alle partite, qualche sera in giro per la città.
Ciao, grazie, scusa.
Addio amico mio, 
addio amore mio, addio.

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