- Ti guardo e mi
domando "Cosa ho fatto mai per meritare di conoscere una persona come te?
Quale grande azione ho compiuto per meritarmi di incontrare qualcuno che mi
appare un angelo, una creatura celeste, perfetta e incorruttibile, integra e
pura"
T'amo e t'amo sempre
di più: ogni tuo gesto, ogni tuo respiro è un dono che tu mi fai
inconsapevolmente, un regalo che mi giunge graditissimo, che mi rasserena e mi
permette di camminare ancora in questo mondo.
Da quando ti ho
conosciuto sto meglio, ho scoperto una nuova vita che finalmente riesco a
chiamare vita!
Non so come, ma forse
sarà per tutti i giorni passati assieme, tutte le parole scambiate, a voce o
per messaggio, tutti quei sorrisi e quelle risate che ci hanno accompagnato,
quelle lacrime che a volte abbiamo versato, tutti gli ostacoli che abbiamo
insieme superato, tutti quei momenti che sono qui, dentro di me, riposti con
amore e cura nel mio cuore che ora porta il tuo nome, il tuo soltanto.
Davvero ti amo. Prima
credevo di sapere cosa fosse l'amore, quando mi baciavo qualcuna appoggiato
alla ringhiera del parco o seduto su una panchina vicino al castello; poi ho
conosciuto te e con te ho parlato, mi sono aperto, ho scoperto che
qualcos'altro stava dietro alla parola 'amore', qualcosa che va oltre l'aspetto
e la forma … e il tempo è passato e io mi sono accorto che per te (PER UNO COME
TE!) provavo qualcosa, qualcosa che mi era sconosciuto, qualcosa che davvero mi
torceva le budella, mi faceva sentire le farfalle nello stomaco, ma qualcosa
che riusciva anche a darmi una pace e una serenità diversa. All'inizio m'illusi
che fosse per la tua età, per quei pochi anni che hai in più di me: parlavi con
me e percepivo che tra di noi ci fosse una distanza, ma avvertivo anche che
questa distanza, in qualche modo, ci attirava, era causa di un'attrazione
inspiegabile.
Non so dirti quando mi
accorsi che per te (PER UN MASCHIO COME TE!), per te provavo qualcosa di
diverso dal semplice affetto, che ci univa qualcosa di diverso da un'amicizia
profonda, che mi attraeva a te qualcosa di più strano di una banale simpatia …
quando mi accorsi d'amarti non mi sconvolsi, non ebbi, come te ai tempi,
repulsione verso quei miei sentimenti, e questo lo devo a te: tu hai sofferto
per scoprire la tua 'natura', hai pianto per capire chi fossi, io invece,
grazie a te, ho sorriso e ti sono venuto incontro, ti ho amato e semplicemente
capii che dovevo rassegnarmi perché non c'era nulla di male: l'amore era amore
e l'amore era nato!
E io ti amo, ti amo e
ti amo, spero di riuscire ad amarti come meriti sempre, perché davvero t'amo e
per me sei indispensabile … ti amo! Buon San Valentino Amore Mio -
La lettera mi tremava
tra le mani: parole semplici ed emozionate, scritte da una mano innamorata ed
eccitata. Le parole mi carezzavano come petali e il mio cuore piangeva per la
commozione davanti a quella dichiarazione così giovane e sincera. In quelle
poche parole vedevo tutto lui, lo riconoscevo in ogni parola, in ogni virgola,
in ogni punto …
Il foglio me lo aveva
dato mia sorella, dubito dopo avermi svegliato: s'era messa d'accordo con lui.
Nel mio letto, seduto
mezzo addormentato avevo aperto quella pagina strappata da un quaderno e avevo
letto commosso quell'amore scritto a penna.
La porta era socchiusa
e tutti in casa si svegliavano per la solita giornata di lavoro e scuola, io
invece ero immobile e continuavo a ripercorrere quei caratteri veloci, a ogni
parola la mia mente associava un momento passato con lui e rivivevo tutto
quello che avevamo passato insieme: rivedevo le serate al bar, i pranzi in
oratorio, i film guardati a casa di un'amica, il primo giro in macchina che gli
avevo concesso; riammiravo il suo ciuffo biondo, i suoi occhi allegri e le sue
magliette troppo larghe, il suo collo lungo e secco.
La serenità mi
scorreva nelle vene e la felicità cresceva velocemente nel mio cuore, pompando
una forza nuova al mio corpo.
Mia mamma bussò alla
porta per capire se fossi alzato e sveglio: io risposi come sempre "Adesso
arrivo!".
Ma a bussare stavolta
non era la mamma, né mia sorella. Un testolino biondo s'affacciò con il suo
luminosissimo sorriso.
Io sorrisi e saltai in
piedi, aprii la porta e lo abbracciai, non curandomi del pavimento gelato sotto
i piedi nudi.
Il calore di lui lo
sentivo sul collo. Lui mi abbracciava e mi stringeva, teneva gli occhi serrati
e so che anche lui in quel momento era solo e semplicemente felice, innamorato
e felice … Non so quanto rimanemmo lì, fermi sulla porta, l'uno tra le braccia
dell'altro, stretti l'uno all'altro come in un addio, ma il nostro non era
affatto un addio, ma un 'non ti lascerò mai andare via, ora che ti ho qui rimarrai
con me, non permetterò che tu t'allontani, combatterò per averti vicino, per
averti con me!'
E nulla … eravamo
tutti e due felici, innamorati e felici …
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