giovedì 26 febbraio 2015

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Iniziai a guardare Glee più o meno quando iniziai a farmi domande particolari - decisamente particolari! - riguardo me stesso.
Proprio mentre stavo interrogandomi sulla mia sessualità scoprii questa serie-TV che parlava di una delle cose che in assoluto io abbia più amato in vita mia: il canto. E non parlava solo del canto, ma delle diversità, degli emarginati, dei soli, degli strani.
Insomma trovai un compagno ...
Ed ecco che adesso Glee è ormai giunto alla su ultima serie, alle sue ultime puntate ...
Io sono alla fine del mio percorso del liceo, un percorso in cui ho iniziato a conoscermi e anche questo mio compagno è giunto a un termine. Abbiamo iniziato insieme e il mio cuore si emoziona a pensare che anche finiremo insieme.
Ma cosa ho imparato da Glee?
Ho imparato a credere un poco in me, a credere in quello che potrebbe davvero essere un obiettivo nella mia vita. 
Mi sono confrontato con qualcosa che - anche se frutto della mente creativa di qualche sceneggiatore - mi ha permesso di confrontarmi anche con i miei sentimenti, con le mie sensazioni, con le mie impressioni.
E mentre le canzoni scorrevano numerose, io crescevo e scoprivo nuove cose della mia vita: ascoltando le canzoni di Glee ho studiato, ho viaggiato, ho conosciuto persone, ho passato ore serene in camera mia a leggere, scrivere, cantare, ballare come un folle ...
Davvero Glee mi ha aiutato, e non riesco a esprimere tutti i bei ricordi che saranno d'ora in avanti legati a questa serie-TV, non riesco a ricordare ogni momento - anche triste - che le canzoni di Rachel, Finn, Mercedes, Kurt, Blain e tutti gli altri hanno accompagnato.

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