giovedì 19 febbraio 2015

PERCHE' LUI?

Lui - riguardo ai racconti, non riguardo alla religione.
Tanti racconti che hanno come titolo questo pronome personale di terza persona, tante storie brevi che non hanno altro nome che tre semplici lettere accostate in una delle parole più comuni e usate nella nostra lingua.
Lui è una persona reale? Forse. Nemmeno io l'ho capito davvero, come se in quel volto e quei capelli che più volte ho descritto ci potesse davvero essere una persona della mia vita, ma anche come se quel volto non fosse proprio quella persona, non dovesse essere la persona descritta nelle mie parole …
La prima persona singolare che parla sono proprio io? Nemmeno questo so per certo: più volte ho negato di essere io, ma volendo essere sinceri non lo so, semplicemente lo ignoro, e allora mi ritrovo a non smettere di scrivere di lui, non sapendo assolutamente chi sia questo lui.
Troppe volte ho smarrito il senno dietro immagini create nella mia mente dal nulla, senza la pur minima aderenza con la realtà delle cose, e forse anche questo lui e questo io sono in fondo solo creature di una mente instabile, sempre in bilico tra mondo reale e mondo inventato.
Lui sarà ancora nella mia mente a lungo, ispirato a una persona reale, ma plasmato nel mio cervello, ancora sarà al centro dei miei pensieri e ancora vorrò scoprire la vita con questo lui attraverso altre parole.
Oggi mi trovo a non capire chi sia questo lui pur sapendo chi lo abbia ispirato, e mi trovo in uno stato di insoddisfazione perché davvero non capisco me stesso.

Mi è stato detto che per capir cosa voglio dalla mia vita devo prima capire cosa il mio animo più intimo ritiene giusto e cosa sbagliato, cosa accetta e cosa rifiuta; forse con lui è lo stesso: quando avrò capito me stesso capirò anche come devo intendere lui.

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