martedì 1 settembre 2015

STORIA BREVE DI UN ANGELO

La giornata potrebbe iniziare in un modo qualsiasi: il trillo  di una sveglia, l'odiosa necessità di fare pipì, un gallo strillone in un'aia oltre il fosso, semplicemente aprendo gli occhi in una stanza buia. Ma la sua giornata inizia in un modo diverso; ha delle responsabilità mica male! Deve compiere incarichi che solo lui può svolgere, che solo lui può soddisfare. No, non deve lavarsi la faccia e cambiare il lenzuolo del letto in cui si è girulato tutta la notte (notte che tra l'altro ha passato insonne!!!) … i suoi sono incarichi diversi e devono essere presi sul serio, molto, mooolto sul serio.
A parole sembra molto facile tutto il suo lavoro, ma forse non c'è nulla di più difficile: deve essere pronto a raccogliere ogni sogno che nella notte ha attraversato l'immaginazione di qualcun altro, non importa se bello, o incubo; deve raccogliere sogni sogno, ogni immagine, ogni figurina sfocata. E, una volta raccolto, deve accettarlo e farlo suo, imprigionarlo nel proprio cuore. E poi? E poi deve essere pronto a "spiegare", a consolare, a ricordare tutto questo …

Questo è il lavoro di un angelo: si alza e osserva chi gli è  sdraiato vicino e lo ama, gli dà forza e vigore, lo affianca nelle tenebre della notte … ed è così che inizia la giornata: «Buongiorno, amore mio»

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